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Gli animali domestici come ulteriore supporto e conforto per le persone affette da Alzheimer. Giovedì 10 ottobre, alle ore 17, nella sala conferenze dell’Istituto “Palazzolo-Fondazione Don Gnocchi” di Milano, verrà presentato il progetto di pet therapy “Una carezza in una zampa”.

Il progetto – promosso dalla Fondazione Don Gnocchi in collaborazione con l’Associazione Presenza Amica Onlus e SIUA, grazie al sostegno di Coop Lombardia – prevede attività con gli animali per gli ospiti del “Palazzolo” affetti da malattia di Alzheimer: il tutto allo scopo di migliorarne il benessere, facilitare e rendere più efficienti gli interventi sanitari e offrire sostegno ai caregiver.

All’incontro del 10 ottobre interverranno don Vincenzo Barbante, presidente della Fondazione Don Gnocchi; Fabrizio Giunco, direttore del Dipartimento Cronicità della Fondazione; Chiara Caraffa, direttore generale dell’Associazione Presenza Amica Onlus; Roberto Marchesini, direttore della Scuola di Interazione Uomo Animale e Silvia Amodio, referente Coop Lombardia. Sarà inoltre presente il personale del Nucleo Alzheimer dell’Istituto “Palazzolo”, unitamente agli esperti delle attività assistite dagli animali del SIUA, che realizzeranno in concreto il progetto nella struttura milanese della Fondazione Don Gnocchi.

«Gli ospiti affetti da Alzheimer presentano un deficit funzionale spesso così alto da comprometterne il tono emozionale, dando luogo a stati di irritabilità o di angoscia – sottolinea l’etologo Roberto Marchesini, fondatore e direttore di SIUA, che dal 1997 opera in questo settore con una rete di professionisti certificati sulla base del documento “Carta Modena”, patrocinato dal ministero della Salute -. Quando si implementano relazioni con gli animali, anche nelle persone che soffrono di malattie come l’Alzheimer si notano miglioramenti sorprendenti dell’umore. L’animale presente nelle sedute di pet therapy opera infatti da cuscino mnemonico e rende il processo di recupero del ricordo un evento estremante coerente e diretto».

Il progetto “Una carezza in una zampa” sarà realizzato attraverso la messa a punto di__ specifici protocolli concordati con la Fondazione Don Gnocchi da operatori altamente qualificati nel campo delle attività assistite dagli animali__, allo scopo di mettere in campo una serie di ulteriori interventi di facilitazione terapeutica, vale a dire attività sinergiche e sussidiarie capaci di rafforzare il buon esito degli interventi sanitari vigenti.

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