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Cervi, caprioli, camosci, stambecchi, cinghiali, lupi, mufloni, piccoli mammiferi come ghiri, ricci, donnole, tassi e marmotte, una ricca avifauna, dalla cinciarella all’allocco, dal gheppio all’aquila reale, ai quali si sommano, nella bella stagione, circa 18.000 bovini, che monticano ogni anno insieme a quasi 40.000 fra ovini e caprini. La gestione di questo complesso e prezioso patrimonio offre numerose occasioni di collaborazione fra due enti che da tempo si affiancano in diverse attività istituzionali, su di un territorio che per l’ASLTO3 è per tre quarti montano.

Questi i presupposti che hanno portato nei giorni scorsi a sancire ufficialmente la collaborazione fra ASL e Ente di gestione delle Aree Protette delle Alpi Cozie, con una specifica convenzione operativa sottoscritta dal Direttore Generale ASLTO3, Dott. Flavio Boraso e dal Direttore dell’Ente Aree Protette delle Alpi Cozie, Dott. Michele Ottino.

I Servizi Veterinari, in particolare la Struttura Complessa Sanità Animale – Area A diretta per l’ASLTO3 dal Dott. Dario Ariello, hanno come finalità istituzionale la tutela della salute pubblica, intesa come protezione dell’uomo nei confronti di patologie direttamente o indirettamente correlate con gli animali e l’ambiente, nonché la tutela della salute e del benessere animale.

Il controllo delle malattie e del benessere delle popolazioni animali, domestiche e selvatiche, così come l’igiene degli alimenti e l’igiene ambientale, rientrano dunque fra i compiti specifici dei Veterinari, a vantaggio di consumatori, allevatori, proprietari di animali, personale delle industrie zootecniche e in generale della collettività.

L’Ente di gestione delle Aree Protette delle Alpi Cozie comprende quattro parchi, due riserve naturali e numerose zone speciali di conservazione, tutte aree che insistono sul territorio di competenza ASLTO3. L’Ente tutela e gestisce gli ambienti naturali e semi-naturali di queste aree, preserva il territorio, il paesaggio e la biodiversità e promuove lo sviluppo di attività produttive e turistiche in una equilibrata integrazione fra attività umana e conservazione degli ecosistemi naturali.

I punti di contatto fra le rispettive finalità sono molteplici e vanno dalla gestione delle problematiche legate agli animali in alpeggio, a quelle legate alla presenza del lupo, attraverso squadre di prevenzione e intervento formate da personale di entrambi gli Enti. Sempre in stretta collaborazione viene effettuato un piano di monitoraggio e di campionamenti finalizzati al controllo e alla prevenzione delle patologie specifiche delle popolazioni selvatiche e delle malattie trasmissibili all’uomo e alle popolazioni di animali domestici che condividono i medesimi territori montani. Infine vengono organizzati eventi di informazione e formazione sulla popolazione che vive all’interno delle aree protette, come ad esempio quelli sui cani da guardiania in alpeggio.

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