Arezzo: torna la pet therapy in Oncologia
Riprendono le sedute di Pet therapy nel reparto di Oncologia dell’ospedale San Donato di Arezzo dopo la pausa estiva. Lo stop era stato dettato dall’esigenza di garantire la sicurezza e la salute degli animali impiegati e proteggerli dal caldo estivo.
Elena Bisconti e la sua collaboratrice Margherita Milesi, sono tornate in ospedale con gli amici pelosetti, Rocco e Tilly, per regalare un sorriso a quanti entrano in reparto per sottoporsi a visite o terapie. Le sedute si terranno due volte alla settimana, il lunedì e il giovedi mattina.
Un momento di distrazione e di positività anche per il personale sanitario che ogni giorno assiste gli utenti all’interno della struttura. Un progetto strutturato e realizzato con il sostegno economico del Calcit Arezzo che viene portato avanti dal personale dell’Associazione Gaia adeguatamente formato allo scopo.
«Questa terapia ha un ruolo fondamentale per il supporto dei nostri pazienti – spiega la dr.ssa Sabrina Giusti Medico Oncologo UOC Oncologia Medica San Donato -. Questo è un progetto che va avanti ormai da anni, a parte lo stop in periodo covid, e che è molto apprezzato. I nostri pazienti sono abituati alla presenza degli animali in reparto e spesso aspettano l’arrivo dei nostri amici pelosi perchè portano vitalità e allegria e sono sempre ben accolti in sala di attesa».
«Per noi è sempre un grande piacere ricevere i nostri piccoli amici in reparto – aggiunge Paola Belardi Infermiera coordinatrice Area Oncologica San Donato –. L’importanza di questo progetto è enorme, non solo per i nostri assistiti: la Pet therapy assume un ruolo importantissimo anche per il personale sanitario perché riesce a dare un momento di serenità e di leggerezza durante le nostre attività lavorative che comportano un certo carico emotivo. Per i nostri assistiti, e anche per noi, è sempre un grande piacere vedere questi piccoli amici che portano entusiasmo e tanta felicità».
«La Pet Therapy in un reparto oncologico è necessaria e importante perchè il paziente ha un vissuto di depressione – spiega Elena Bisconti Trainer Associazione Gaia -. Trovare qui un animale che il paziente ha già a casa è un po’ come portarsi qualcosa da casa ed è un motivo di distrazione che contribuisce all’abbassamento dell’ansia. Al momento abbiamo quattro cani operativi mentre tre sono in preparazione. Rocco è un labrador di 1 anno e mezzo che stiamo preparando. Vedremo se continuerà a piacergli il reparto di oncologia oppure se preferisce un’altra tipologia di pazienti: anziani, diversamente abili o pazienti più giovani. Perchè dobbiamo tenere di conto che anche i nostri amici a quattro zampe scelgono. A breve, inoltre, inizieremo un piccolo progetto di ricerca sugli effetti della Pet therapy con un istituto Universitario».
Con Rocco è arrivata in Oncologia anche la cagnetta Tilly, ormai esperta in Pet Therapy. «Tilly è la mia compagna, collega e la mia amica, è convivente di vita – dice Margherita Milesi, accompagnatrice di Tilly –. Ha iniziato il suo addestramento alla pet therapy da quando aveva 6 mesi e ormai si muove con disinvoltura fra i pazienti del reparto».
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