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Dodici settimane di navigazione e un’equipe di biologi e naturalisti per scoprire come stanno i nostri mari. Nato dall’iniziativa del Centro Velico Caprera in collaborazione con One Ocean Foundation, M.A.R.E, è un progetto di citizen science molto speciale.
“Siamo partiti da un’idea semplice – spiega Paolo Bordogna, presidente del Centro Velico Caprera -, utilizzare il sistema di propulsione ecologico per eccellenza, il vento, per un progetto scientifico che mettesse al centro del proprio studio la salute del mare. E che lo facesse con il più basso impatto possibile. Per arrivare all’obiettivo, abbiamo unito la nostra competenza nell’arte marinaresca a quella scientifico-divulgativa di One Ocean Foundation”.
Il risultato è One, un catamarano a vela di 45 piedi, attrezzato come un piccolo laboratorio, che navigherà in tutto il Tirreno toccando 23 Aree Marine protette e 2 zone di interesse, effettuando analisi, misurazioni e monitoraggi. “Abbiamo incentrato il nostro protocollo scientifico su alcuni temi portanti – spiega Ginevra Boldrocchi, coordinatrice scientifica di One Ocean Foundation- , come la raccolta di campioni di organismi zooplanctonici, bioindicatori naturali di inquinamento ambientale, per valutare la presenza e il bioaccumulo di contaminanti persistenti nel Mar Tirreno, ma anche sul monitoraggio della biodiversità marina, attraverso campionamenti di DNA ambientale”.
Un progetto complesso e ambizioso, che richiedeva partner all’altezza della sfida. “Yamamay, Polaroid, Sorgenia e Synergie – commenta Bordogna – sono realtà con cui condividiamo una visione fatta di precisi valori, che abbiamo voluto mettere nero su bianco in un manifesto di progetto. Avevamo bisogno di questo tipo di sintonia perché il loro coinvolgimento sarà attivo, visto che saranno proprio i loro ospiti ad aiutare il team scientifico nelle varie attività che verranno svolte a bordo”.
M.A.R.E prenderà il via da La Maddalena il prossimo 30 aprile forte del patrocinio della Marina Militare e con il coinvolgimento del Ministero della Transizione Ecologica.

La Fondazione One Ocean, in qualità di partner scientifico del progetto M.A.R.E. “Marine Adventure for Research and Education” coordinerà la ricerca scientifica dell’iniziativa che comprende 12 settimane di navigazione nel Mar Tirreno.
A tal proposito la Fondazione ha sviluppato un progetto di ricerca che mira a monitorare lo stato di salute del Mar Mediterraneo per incentivare la conoscenza e la protezione dell’ambiente marino, una delle principali sfide del mondo contemporaneo. La Fondazione coordinerà differenti attività con due principali obiettivi: il monitoraggio di inquinamento da sostanze chimiche e il monitoraggio della biodiversità marina.
Durante l’intero percorso avverrà la raccolta di campioni di organismi zooplanctonici che sono bioindicatori naturali di inquinamento ambientale, per monitorare la presenza e la distribuzione di diversi contaminanti marini nel Mar Tirreno. Questi includono contaminanti in traccia, come per esempio arsenico, cadmio e mercurio, considerati inquinanti ambientali molto pericolosi, a causa della loro tossicità e capacità di accumulo negli organismi acquatici. Inoltre, il progetto valuterà anche la presenza di contaminanti organici persistenti, come per esempio il DDT e i PCB, composti di origine antropica, ancora presenti nell’ambiente sebbene la maggior parte dei Paesi ne abbia vietato l’uso dagli anni ’70. Infine, la Fondazione valuterà la presenza e la distribuzione di contaminanti emergenti, come per esempio composti perfluorurati che sono stati ampiamente utilizzati per le loro proprietà idrofobiche e oleorepellenti in prodotti di consumo come imballaggi alimentari usa e getta, pentole, attrezzi per esterni, mobili e tappeti, la cui presenza e accumulo è ancora poco conosciuto nel Mar Tirreno.
Inoltre, One Ocean Foundation ha come secondo obiettivo quello di monitorare la biodiversità marina, con particolare attenzione a specie considerate criptiche, cioè quella componente della biodiversità che spesso rimane inesplorata, in quanto composta da specie difficilmente individuabili utilizzando metodiche tradizionali. A tal proposito, la Fondazione coordinerà campionamenti di DNA ambientale, ovvero tracce di DNA lasciate dagli organismi marini, lungo tutta la rotta di campioni per ricostruire la biodiversità delle aree visitate.
L’attività scientifica sarà coordinata dalla Dott.ssa Ginevra Boldrocchi, coordinatrice scientifica di One Ocean Foundation e ricercatrice presso l’Università degli Studi dell’Insubria. La ricerca condotta durante la navigazione nel Mar Tirreno avrà come output la pubblicazione di articoli scientifici in rivisti internazionali per ampliare le conoscenze all’interno della comunità scientifica.
L’iniziativa promossa dalla One Ocean Foundation darà l’opportunità a studenti iscritti a corsi Triennali e Magistrali di Science Ambientali, e lauree affini, di sviluppare tesi scientifiche nell’ambito del progetto.
Oltre alla ricerca scientifica, la Fondazione si pone come obiettivo quello di diffondere conoscenza e consapevolezza su importanti tematiche ambientali, promuovendo comportamenti corretti, indispensabili per perseguire la conservazione dell’ambiente marino. A questo proposito, grazie al patrocinio con l’Università degli Studi dell’Insubria, verranno ospitati a bordo studenti del corso di dottorato che realizzeranno lezioni interattive di ecologia marina e dell’ecotossicologia, nonché esercitazioni sul campo. Questo permetterà di divulgare conoscenze ambientali e di approfondire i focus scientifici di questa iniziativa.

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