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Per la prima volta in Italia è stato catturato in natura un esemplare di sciacallo dorato, rilasciato dopo essere stato dotato di radiocollare. L’operazione è avvenuta nella mattinata del 14 agosto scorso, nel territorio della Riserva Naturale Regionale dei Laghi di Doberdò e Pietrarossa (Gorizia), nell’ambito del programma di monitoraggio del progetto Europeo Interreg Italia-Slovenia Nat2Care. L’operazione è stata condotta dal personale del Dipartimento di Scienze agroalimentari, ambientali e animali dell’Università di Udine. Ora “Yama” è il secondo sciacallo dorato munito di radiocollare in Italia dopo Alberto, sciacallo soccorso in seguito a un investimento stradale e rimesso in libertà lo scorso aprile dopo essere stato curato.
Yama ha visitato il sito della cattura a partire dalle 5.30 del mattino attivando la trappola e i dispositivi di allarme che hanno consentito al team di raggiungere tempestivamente il sito e di cominciare le operazioni per la predisposizione del radiocollare e dei rilievi biometrici. Una volta giunti sul posto gli operatori hanno messo in sicurezza l’animale e il medico veterinario ne ha accertato le buone condizioni di salute valutate nuovamente subito prima del rilascio. Nei giorni successivi l’animale è stato seguito mediante la tecnica di radiotelemetria tradizionale per valutare che il collare funzionasse entro i normali parametri e per individuare le aree di riposo diurne.
Lo sciacallo dorato è un mesocarnivoro che vive in gruppi familiari composti mediamente da 5-6 individui. Diffuso nei Balcani, ha colonizzato spontaneamente il territorio della regione Friuli Venezia Giulia a partire dalla seconda metà degli anni Ottanta.

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