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Ogni nove minuti, la rabbia si prende una vita umana, e poiché i morsi di cane infetto sono alla base di quasi tutti i casi nell’uomo, il modo più efficace per proteggere gli esseri umani è quello di vaccinare i cani. Ecco perché Boehringer Ingelheim sostiene “Zero by 30”, l’obiettivo dell’Organizzazione mondiale della sanità di azzerare il numero dei decessi di persone dovuti alla rabbia entro il 2030. La strategia dell’azienda è quella di concentrarsi su soluzioni sostenibili e complete nella lotta contro la rabbia.

La rabbia è presente in più di 150 Paesi e regioni, specialmente in Asia e Africa, e i morsi di cane contribuiscono fino al 99% alla trasmissione della malattia dagli animali alle persone. Il 40% delle persone morse da animali con sospetto di rabbia è costituito da bambini di età inferiore ai 15 anni2.

“Le vite degli animali e degli esseri umani sono interconnesse in modi profondi e complessi,” dichiara Jean Scheftsik de Szolnok, membro del Board of Managing Directors with responsibility di Boehringer Ingelheim Animal Health. “Ecco perché interveniamo sulla trasmissione della rabbia da animale a uomo su tutti i fronti: immunizzando cani da compagnia e randagi, evitando la reintroduzione della malattia attraverso la vaccinazione della fauna selvatica e aiutando le comunità a sviluppare strutture per combattere la rabbia.”

Il progetto “Rabies Free Pakistan”, guidato dall’Indo Hospital di Karachi, è una di queste iniziative autonome contro la rabbia che Boehringer Ingelheim supporta. L’azienda fornisce ai collaboratori di Rabies Free Pakistan i vaccini contro la rabbia e collari per cani di colore verde brillante da mettere ai cani randagi vaccinati, consentendo in questo modo il monitoraggio post vaccinazione. Questa misura ha avuto un effetto sorprendente: gli abitanti di Karachi ora si rapportano in modo più amichevole ai cani randagi con il collare, sapendo che non rappresentano un rischio di infezione da rabbia.

Laddove il Pakistan ha ancora molta strada da fare nella sua lotta contro la rabbia, il Messico ha raggiunto un importante traguardo: il Paese ha ufficialmente ottenuto, come primo Paese al mondo, lo status di indennità dalla rabbia trasmessa dai cani secondo i nuovi standard dell’OMS. Lo ha fatto attraverso le sue campagne di vaccinazione per cani. “Siamo orgogliosi di aver contribuito agli sforzi del Messico per eliminare la rabbia trasmessa dai cani”, afferma Jean-Luc Michel, responsabile del marketing strategico globale di Boehringer Ingelheim Animal Health.

Anche i paesi che hanno eliminato la rabbia trasmessa dai cani non possono restare inattivi, poiché gli animali selvatici possono reintrodurre la malattia. Ad esempio, negli Stati Uniti, ogni anno, gli aerei governativi lanciano milioni di piccoli pacchetti contenenti dosi di vaccino Boehringer Ingelheim contro la rabbia nelle aree rurali, per ridurre il rischio che gli animali selvatici trasmettano la rabbia a persone, animali domestici o bestiame.

L’Italia è indenne da tempo dalla rabbia tuttavia la vaccinazione resta comunque un importante presidio per mantenere questa condizione e la vaccinazione antirabbica resta richiesta in caso di spostamenti all’estero con il proprio cane.

L’obiettivo dell’OMS di eliminare la rabbia trasmessa dai cani è di enorme portata e complessità. Un compito che nessun governo, istituzione, ONG o azienda può risolvere da solo. Tuttavia, attraverso partnership importanti, consistente impegno e un approccio olistico, ognuno può dare un contributo prezioso. Boehringer Ingelheim si impegna a continuare a supportare la lotta contro la rabbia, ora e in futuro.

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